Alessandra Ferretti
Dalla giurisprudenza alla bellezza
Ho passato i primi 25 anni della mia vita sui libri.
La mia giornata tipo era quella in cui vedevo il sole tramontare dietro cumuli di enormi manuali.
Molte persone invidiano chi mangia tanto senza ingrassare, io invece ho sempre invidiato chi legge e ricorda tutto subito.
Laurearsi non è stato facile ma in fondo studiare era l’unica cosa che sapevo e volevo fare: stare seduta ad una scrivania pensavo fosse il mio destino .
Poi ho scoperto che pianificare una vita a tavolino non funziona, che sapere tante cose non ti rende migliore e che i tuoi maestri ti aspettano per terra tra lo sporco e la polvere e non sul lucido vetro di una scrivania .
E così da promettente avvocato senza scrupoli, mi sono ritrovata a servire pizze ai miei ex colleghi del foro: il giorno prima in tribunale con tacchi e valigetta firmata, la sera dopo in pizzeria con scarpe da ginnastica e t-shirt sudata.
Ricordo ancora la vergogna e l’imbarazzo della mia amica e collega che simulò un malore pur di non salutarmi quando mi vide girare tra i tavoli con l’olio al peperoncino in una mano e due boccali di birra nell’altra.
Oramai avevo deciso: il viaggio dalle stelle alle stalle era ufficialmente iniziato.
Quella era la mia polvere e io la dovevo respirare tutta fino in fondo e a pieni polmoni .
Dovevo disintossicarmi dalla paura del giudizio degli altri e dal “socialmente accettabile” e lo feci nell’unico modo possibile : a mani sporche e testa bassa .
Iniziai così la mia attuale vita: e nel il mio viaggio al contrario incontrai lei : la bellezza.
In quel mondo semplice e umile fu lei a salvarmi da me stessa .
Oggi posso dire di essere convinta che sia ancora possibile sognare una terra libera dalla rassegnazione e dal male facendo leva proprio sulla bellezza.
Ognuno di noi ha bisogno di contemplare ciò che è bello per essere elevato alla grazia e quindi riconoscersi come “cosa bella”.
Oggi il mio lavoro è in questo mondo : lavoro per aiutare le persone ad ottenere la miglior versione di loro stesse .
La bellezza
Perché La bellezza è un concetto tutt’altro che effimero e al pari delle altre facoltà umane va coltivata e perseguita.
Bambine, adulte, anziane: non esiste età , la bellezza è per tutte e non un diritto di nascita : che sia un gioco o un’attività quotidiana , la bellezza va seguita e coltivata .
Non esiste interiore o esteriore, non è dentro o fuori ma un tutt’uno.
Educhiamo alla bellezza e non alla rassegnazione : non c’è nulla di troppo “leggero” o superficiale nella ricerca del bello .
Se vogliamo un mondo più bello dobbiamo prima crearlo su di noi, se vogliamo salvarci dobbiamo prima guardarci allo specchio.
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